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Anche se solo in questi ultimi anni in Italia i modelli ESG (Environmental, Social and Governance) si stanno realmente imponendo come argomento di rilievo e fattore di attenzione per le aziende, possiamo affermare con orgoglio che – senza attendere veri e propri obblighi normativi a riguardo – Wayap ha tenuto nella giusta considerazione questi aspetti già a partire dal 2007.
Nella nostra idea di azienda, infatti, più che un ulteriore onere o un adempimento o una “faticosa” adesione a nuovi requisiti qualitativi, la compliance ESG riflette il nostro sentire, nonché un naturale modo di essere. Chi conosce Wayap non da oggi o da ieri, sa bene che l’impegno verso pratiche sostenibili, la trasparenza amministrativa e societaria, nonché la volontà di costruire un rapporto di fiducia anche con gli stakeholder interni, ancor prima che con quelli esterni all’azienda, fanno da sempre parte della nostra forma mentis.
Sostenibilità e impatto ESG di un’azienda non vanno confusi con discorsi di tipo ideologico o sociologico. Piuttosto la crescente importanza socioeconomica della sostenibilità ambientale, è sempre più sottolineata da autorevoli studi sul cosiddetto green megatrend cioè quella tendenza di lungo termine che avrà un impatto significativo e duraturo sulla società, sull’economia, sulle tecnologie e sull’ambiente a livello globale.
In particolare in un mercato come quello dell’Unione Europea esistono sensibilità specifiche sul tema, rispetto ad altre aree del mondo. Inoltre ai cittadini viene riconosciuto un livello più elevato di consapevolezza e attenzione all’etica ambientale, contribuendo a generare una maggiore sensibilizzazione green anche per tutti gli stakeholder.
Questo acronimo ESG definisce e si riferisce fondamentalmente a tre aree di valutazione dell’impatto e del modus operandi di un’azienda.
La E di ESG riguarda nello specifico l’impatto ambientale dell’azienda, inclusi la gestione delle risorse naturali, le emissioni di carbonio, la gestione dei rifiuti e le policy per migliorarne la sostenibilità. Per Wayap, che da gennaio 2025 è un’azienda che si alimenta con energia 100% green autoprodotta con zero emissioni di CO2, il rispetto e la cura dell’ambiente sono partiti già dal luogo stesso in cui si è sviluppata la sede operativa, per poi trasferirsi alla scelta dei materiali con cui sono prodotti i nostri impianti pubblicitari (l’alluminio è riciclabile fino al 98%) e all’eliminazione progressiva della carta dai nostri flussi di lavoro.
Questa S focalizza il come vengono esaminate le pratiche sociali dell’azienda. Include fattori come la gestione delle risorse umane, la diversità e l’inclusione, le condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti umani, le relazioni con la comunità e la responsabilità sociale. Ogni azienda infatti gestisce relazioni con i propri dipendenti, le comunità locali e i diritti stessi delle persone.
Anche in questo caso, consapevoli dell’impegno richiesto da un lavoro come il nostro, la cura delle risorse umane personale nel tempo ci ha portati a scelte responsabili ed economicamente impegnative. Ad esempio siamo consapevoli della forza, ma anche della responsabilità finanziaria, nel credere in una rete vendita interna all’azienda, nella Parità di Genere e nella tutela dei dipendenti in qualunque situazione, non ultima la gestione della recente pandemia che nel rispetto delle regole emergenziali non ha mai trascurato le esigenze relazionali e umane dei lavoratori.
Allo stesso modo, poiché abbiamo circa 5.000 posizioni pubblicitarie di proprietà sul territorio italiano, è nostra cura che queste migliorino il decoro dei contesti urbani ed extraurbani in cui sono installate, aggiungendo valore al territorio stesso.
Inoltre negli anni, in più di un’occasione, abbiamo supportato le pubbliche amministrazioni nella definizione di nuovi standard estetici e di design per l’inserimento di postazioni pubblicitarie e informative per i cittadini, anche in contesti ad alto valore storico e artistico, come nel caso del centro storico di Noto, Patrimonio UNESCO.
La G di ESG riguarda la qualità della gestione aziendale, la struttura di governance, valuta la trasparenza, l’etica aziendale, la gestione dei rischi e le politiche anticorruzione. Al riguardo è difficile concentrare in poche righe quanto per Wayap la trasparenza, oltre che fattore anche architettonico di un ambiente di lavoro aperto, salubre e luminoso, si traduca in costanti momenti di confronto e appuntamenti periodici realmente finalizzati all’inclusione e alla massima partecipazione di ogni singola persona alle scelte e alla vita aziendale.
E, se ci teniamo a sottolineare in particolare questo aspetto, non è per gratificarci, quanto più per condividere la sorpresa e la soddisfazione di tutte quelle occasioni in cui nel tempo questa caratteristica è stata effettivamente notata e percepita anche dall’esterno.
Nella pratica, andando oltre il valore che nel tempo hanno assunto le varie Certificazioni europee per le aziende, che pur sempre Wayap ha perseguito in tempi ormai lontani, in un mercato sempre più globalizzato, dove ad esempio anche la pubblicità esterna di tipo locale si può ormai acquistare su piattaforme online di respiro internazionale, è evidente ad esempio come gli investitori stiano integrando sempre più i criteri ESG nelle loro decisioni.
Gli investitori infatti utilizzano i rating ESG per prendere decisioni informate su dove allocare i loro capitali. Questi dati possono influenzare i portafogli di investimento, spingendoli verso aziende con migliori pratiche di sostenibilità.
La sostenibilità, quindi, viene riconosciuta come un elemento cardine per il successo dell’impresa nel medio e lungo termine.
In questo contesto, un’impresa Sostenibile avrà una potenziale riduzione del costo del capitale (fungerà cioè da catalizzatore di nuovi investimenti) e, pertanto, potrà creare maggior valore aziendale. La sostenibilità avrà, quindi, un impatto positivo sui componenti del costo del capitale:
Un’azienda che adotta buone pratiche ESG è chiaramente vista come meno a rischio e più resiliente in vista di sfide sempre più complesse, in termini di nuove tecnologie e mercati in frenetica evoluzione, come nel caso del rapido sviluppo del Digital Out Of Home.
Se in un settore come quello della pubblicità esterna il rispetto delle norme fa già di per sé la differenza fra realtà che decidono di affacciarsi al mercato con approcci completamente diversi e a volte clamorosamente contrapposti, come dimostrato da decenni di campagne su strada coperte dalla dicitura “manifesto abusivo”, è chiaro che Wayap ha già da tempo compiuto la propria scelta di campo anche su questo punto.
Per questo oggi, adeguarsi a normative ESG più specifiche, come quelle in linea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), è un altro passaggio pressoché naturale.
In un mercato che richiede rapidità di risposta e la massima efficienza operativa, sappiamo che adottare pratiche sostenibili porta verosimilmente a una gestione più efficiente delle risorse, razionalizzando gli stessi costi operativi e migliorando la redditività a lungo termine.
Se stai leggendo questo articolo e sei un’azienda italiana che volesse implementare efficacemente un Assessment ESG, questi in breve sono i passaggi da seguire.
Per tutte le ragioni fin qui esposte, riteniamo sia fondamentale, per ogni azienda che vuole rispettare e abbracciare i nuovi modelli ESG, iniziare il proprio percorso con la valutazione dell’impatto aziendale o “assessment ESG”, una pratica che attraverso centinaia di parametri misura le performance aziendali, attraverso framework europei riconosciuti, inerenti agli impatti ambientali, sociali e di governance che l’azienda genera in termini sia positivi che negativi.
Questo sguardo, che allarga in maniera significativa la visione aziendale dal solo focus economico a quello multi-area come fin qui descritto, permette di avere un “quadro di controllo” molto più ampio, sia a beneficio di chi governa l’impresa, sia di chi attraverso qualsiasi relazione ne fruisce in attivo o passivo le proprie attività, come nel caso di Stakeholder o Shareholder.
In una città viva e vitale come Bologna, la comunicazione pubblicitaria può dare importanti risultati e per questo va curata non scegliendo a caso i cartelli, tabelloni e cartelloni pubblicitari, bensì veicolata possibilmente mediante impianti e spazi pubblicitari strategici e ben posizionati, ad esempio su poster affissione 4×3 di sicuro impatto.
L’affissione cittadina su impianti con cartelloni 4×3 è a Bologna tra i mezzi pubblicitari di maggiore efficacia. Questo ad esempio per promozioni a tempo, aperture o lancio di prodotti e servizi.
Inoltre, rispetto all’affissione pubblicitaria tradizionale, regolata attraverso il calendario nazionale delle quattordicine, Wayap propone in esclusiva anche la formula Permoranea®. Questa permette una gestione economica più conveniente nella pianificazione pubblicitaria, cioè con contratti di più lunga durata. Diventa cioè possibile disporre per più mesi o per un intero anno di una determinata postazione pubblicitaria, ma con la possibilità di cambiare il messaggio in ogni momento, al solo costo di stampa.
Permoranea® permette anche di ripensare in modo completamente nuovo l’uso della tradizionale pubblicità cosiddetta “permanente”. Pensate ad esempio ai cartelli e cartelloni pubblicitari di avvicinamento al vostro punto vendita su Bologna o dintorni, posizionati sulle strade extraurbane ad alta percorrenza. Oltre all’indicazione del brand e alla distanza, ora possono di volta in volta veicolare la promozione del momento o qualunque altro nuovo servizio o altre novità.
Anche anche a Bologna la pubblicità cartellonistica raggiunge la massima efficacia quando può veicolare campagne affissione di grande impatto su strade ad alta percorrenza. Questo, con Wayap, è possibile da tutti i punti di accesso al centro città. Da sud con le postazioni e i cartelli pubblicitari su Viale Cavina e Viale Vighi. Arrivando da est da Via San Donato e Via della Fiera, così come da nord-est nei pressi di FICO Eataly World, ad esempio da Via Salgari.
L’offerta di cartelli, tabelloni e impianti pubblicitari Wayap a Bologna comprende naturalmente anche tutti gli accessi da nord, come Via Stalingrado, Via Gagarin, Via Vittorio Sabena, Via Prati di Caprara o a ovest come Via Giuseppe Di Vittorio, Via Quirino Di Marzio e Via Gandhi.
Importante ricordare che è sempre possibile scegliere e acquistare sia le singole postazioni mirate, in base a esigenze specifiche, che l’intero circuito cittadino di cartelli pubblicitari su tutta Bologna.
Anche per la vostra pubblicità su strada lungo la via Emilia tra Bologna e Imola, i cartelli e cartelloni pubblicitari Wayap possono darvi la copertura che cercate.
Insieme alla massima versatilità nella pianificazione dei messaggi, nonché una perfetta resa di stampa su pellicola PVC, la bifaccialità e il posizionamento perfettamente perpendicolare al senso di marcia.
Che il messaggio promozionale sia su San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Castel San Pietro Terme e fino a Imola, gli spazi e le postazioni pubblicitarie per affissione Wayap sono presenti sulla SS9 Via Emilia Imola anche nei pressi dell’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” o lungo Via Selice (SP 610).
Il settore della pubblicità esterna su cartelli e cartelloni o poster pubblicitari e schermi digitali urbani, anche per il 2025 seguirà il calendario nazionale delle affissioni che è suddiviso in quattordicine. [Scarica il calendario 2025] Questo significa che, nell’arco di un anno, su una stessa postazione di cartellonistica pubblicitaria possono ruotare fino a un massimo di 26 campagne o comunicazioni pubblicitarie.
Qualunque cartellone pubblicitario regolarmente installato in una città, può essere prenotato per un periodo minimo di 14 giorni. Questi 14 giorni, quindi, iniziano sempre da uno dei due (o tre) lunedì riportati nel calendario delle quattordicine. Detto in altre parole: non è possibile anticipare o posticipare l’uscita di una campagna pubblicitaria di una settimana, bensì è necessario seguire le date delle quattordicine stabilite a livello nazionale.
Di conseguenza è sempre la pianificazione di una campagna pubblicitaria che deve allinearsi alle scadenze fissate dal calendario delle affissioni e non il contrario.
Trattandosi di investimenti economici a volte anche di una certa rilevanza, è quindi fondamentale assicurarsi prima di tutto circa l’opportuna corrispondenza del calendario delle quattordicine con le specifiche esigenze e tempistiche della propria comunicazione.
Un errore da evitare è certamente quello di pianificare troppo in ritardo una campagna pubblicitaria, arrivando eccessivamente a ridosso della data d’interesse. Questo può comportare due rischi. Uno è quello di pagare di più gli spazi pubblicitari disponibili, rispetto a una pianificazione fatta con il dovuto anticipo e magari sfruttando anche possibili promozioni da parte dei concessionari. L’altro è quello di avere la propria pubblicità ancora “on air” quando il periodo promozionale, l’evento o l’iniziativa pubblicitaria è già arrivata a conclusione.
Per modulare la comunicazione in modo differente, invece, può essere presa in considerazione l’esclusiva formula Permoranea® che consente di cambiare quando si vuole, anche al di fuori delle quattordicine fissate dal calendario nazionale, mantenendo costantemente la propria comunicazione sulle posizioni pianificate.
La pubblicità su affissione urbana può durare una sola o più quattordicine, quindi 14 o 28 giorni e così via. Al contrario la pubblicità permanente si acquista per periodi più lunghi, da un minimo di 3 o 6 mesi a un anno o più. Come abbiamo spiegato in un approfondito articolo sulla pianificazione pubblicitaria, a volte bisogna stare attenti all’acquisto di troppe quattordicine di seguito, perché potrebbero comportare un costo complessivo più sfavorevole rispetto ad altri tipi di contratti di più lunga durata, come la stessa Permoranea®.
Nella pianificazione delle campagne di pubblicità esterna temporanea su affissione del 2025, i due mesi nei quali i giorni di inizio delle quattordicine saranno 3 invece che i consueti 2 saranno giugno e dicembre.
Come quasi sempre avviene, in Italia, anche la materia della pubblicità su affissione e dei cartelli e cartelloni pubblicitari su strada è regolata da una normativa generalmente complessa e difficile da comprendere, per chi non è del settore. Questo, però, non può essere un alibi qualora – anche inconsapevolmente – si finisse a fare pubblicità su spazi, postazioni, cartelli o impianti pubblicitari abusivi.
La pubblicità: o è autorizzata o può essere un boomerang
La pubblicità è una forma di comunicazione a scopo promozionale. Questo significa che, non essendo finalizzata alla semplice informazione del cittadino, ma avendo una chiara finalità commerciale, prima di essere esposta in spazi comuni, deve rispettare delle regole uguali per l’intera collettività. Al contrario, senza regole, si finirebbe per vivere in una giungla di messaggi, in cui nulla avrebbe più alcun senso o alcuna attendibilità. Vediamo quindi cosa è utile sapere per poter affiggere un cartellone pubblicitario temporaneo (o permanente) o qualsiasi altra forma di pubblicità sulle strade.
Si definisce abusiva qualsiasi forma di pubblicità sprovvista di autorizzazione. Nel caso della pubblicità su strada, questa autorizzazione è rilasciata dall’Ente proprietario della strada stessa (Codice della Strada – Art. 23 – comma 4).
La superficie massima di un cartellone pubblicitario extraurbano è di 6 mq (per faccia, ad esempio un cartellone 3×2 m, non è invece ammesso il 4×3 o il 6×3 m; questo tipo di impianto può essere autorizzato solo per pubblicità su affissione all’interno dei comuni).
Un’azienda interessata ad avere una propria pubblicità su strada, solitamente si rivolge alla più vicina agenzia concessionaria di pubblicità sul territorio. Gli impianti pubblicitari, per poter essere autorizzati, devono in ogni caso rispettare le distanze dagli altri elementi della strada, come le intersezioni (incroci), le rotatorie e i segnali stradali di pericolo. Questo per il principio di non interferire in alcun modo, né ridurre la visibilità o l’efficacia, rispetto ai segnali stradali. Quindi: non devono arrecare disturbo visivo agli utenti della strada e distrarre l’attenzione con conseguenze pericolose per la sicurezza della circolazione.
Sono inoltre vietati i pannelli, tabelloni e cartelloni su cavalcavia stradali e loro rampe, sulle Autostrade, raccordi autostradali ed extraurbane principali in prossimità dei corsi d’acqua e all’interno dei parchi.
Ci sono poi delle limitazioni a livello di grafica: sono vietati i cartelli e cartelloni pubblicitari rifrangenti, oltre che luminosi, e quelli che per colori e forma possono confondersi con la segnaletica stradale. Ad esempio sono generalmente vietati colori quali: prevalenza di rosso, bianco su fondo verde o su fondo blu, giallo su fondo nero. Sono allo stesso modo vietate le frecce e ogni forma di indicazione che possa confondersi con la segnaletica, mentre le distanze possono essere espresse in metri e non in chilometri.
L’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) prima e il codice della strada poi hanno espressamente vietato:
“qualsiasi forma di pubblicità, su strade e veicoli, avente contenuto sessista, violento, offensivo o comunque lesivo dei diritti civili, del credo religioso e dell’appartenenza etnica ovvero discriminatorio.”
Conoscere il tipo di sanzioni è importante, perché spesso si può essere indotti a pensare che non hanno conseguenze dirette sul pubblicizzato. La pena pecuniaria a carico del committente del messaggio va invece dai 357 ai 2.000 € (Art. 23 – comma 11). Alla sanzione consegue l’immediata rimozione del cartellone (quindi la sanzione non dà comunque alcun diritto a mantenere il messaggio al suo posto). In caso di mancata rimozione da parte dell’autore della violazione, vi provvede l’ente proprietario della strada, con addebito delle spese al medesimo soggetto, al proprietario del terreno e al pubblicizzato.
Questa imposta dipende da diversi fattori:
Le tariffe possono essere variate annualmente dal comune, mediante delibera emessa entro i termini di approvazione di bilancio.
La normativa che disciplina il settore della pubblicità esterna e in particolare di quella su strada fa riferimento a:
Per conoscere altri aspetti specifici della pubblicità esterna, ti consigliamo anche questi articoli:
I vantaggi, per piccole e grandi aziende, di un corretto modo di pianificare e utilizzare una campagna pubblicitaria esterna su affissione e cartellonistica stradale outdoor (OOH – Out Of Home) nelle grandi città
Abbiamo integrato i tanti consigli presenti nella seconda parte di questo articolo con delle rapide risposte alle domande che normalmente si pone chi non è già esperto del settore.
Affissione è, nel gergo della pubblicità, la parola con cui si indica in modo immediato la pubblicità esterna. Questo, ormai, non vuol dire che ci si riferisce alla lettera a un “manifesto di carta affisso con la colla”, perché nel tempo le tecnologie e i materiali si sono evoluti. Per questo è rimasto nell’uso comune un termine che non sempre rende bene l’idea di cosa possa essere, ad esempio, una “campagna affissioni”: non vuol dire attaccare manifesti a destra e a manca (anche perché non sarebbe neanche legale…), bensì pianificare un’azione pubblicitaria su impianti “in esterna”, che in inglese si rende con il termine Out Of Home (OOH) Advertising, o anche pubblicità Outdoor.
“Affissioni pubblicitarie”, in particolare nei regolamenti comunali, è quel termine che include la pubblicità a scopo commerciale o promozionale, per differenziarla dalle Pubbliche Affissioni che sono spazi destinati alla comunicazione istituzionale al cittadino, agli avvisi pubblici e ad altri messaggi di pubblica utilità. Naturalmente possono dividersi fra affissioni di piccola grandezza, come ad esempio una locandina diffusa in un pubblico esercizio e affissioni di formato medio e grande, che sono veicolate su specifici impianti autorizzati. “Poster” è invece un termine che, specie negli anni ’80 e ’90, indicava tra gli addetti ai lavori le pubblicità su affissione in formato 6×3.
Le affissioni come veicolo pubblicitario per un’azienda, funzionano attraverso il passaggio diretto da una società concessionaria (locale o nazionale) di spazi pubblicitari, dalla quale acquistare un certo numero di spazi e passaggi per un dato periodo (es. una quattordicina), oppure tramite agenzia di pubblicità o centro media che provvedono loro alla selezione e al contatto commerciale con le concessionarie di pubblicità.
Il costo di un’affissione è difficile da indicare, perché potrebbe andare dai 100€ ai 3.000€ o anche fino ad altre cifre, ma questo dipende ovviamente dalla localizzazione e dalla grandezza dello spazio pubblicitario che si intende acquistare, oltre che naturalmente dalla durata della campagna e quindi del periodo di esposizione del messaggio.
Mentre in passato abbiamo avuto anche grandi artisti che si sono specializzati nell’illustrazione del manifesto pubblicitario, per un’azienda che oggi voglia comunicare in modo vincente su manifesti 6×3 o su formati anche più grandi la prima cosa da fare è rivolgersi a una buona agenzia o studio di pubblicità, in grado di elaborare una strategia di marketing o un brand positioning con l’obiettivo di differenziare il prodotto o il servizio da promuovere, rispetto alla concorrenza. Una volta che il messaggio è stato creato, il lavoro passa alla concessionaria di pubblicità che gestisce o possiede lo spazio su cui veicolare la campagna. Se tradizionalmente i manifesti erano cartacei, oggi la stampa avviene solitamente su pellicola in Pvc oppure il file grafico viene direttamente trasmesso da remoto su schermo digitale.
Se parliamo di campagna pubblicitaria, quindi di un’azione promozionale che ha una determinata durata, possiamo avere almeno 7 tipi diversi di mezzo su cui veicolarla: questi sono la Tv, la radio, la stampa, il web, il cinema, l’affissione, oppure la presenza di un messaggio promozionale nel corso di eventi specifici. Invece azioni come le sponsorizzazioni non sono propriamente una “campagna pubblicitaria” in quanto generalmente si focalizzano sul brand e non sul veicolare un messaggio in particolare.
Una campagna pubblicitaria funziona a partire da un’idea, grazie alla quale evidenziare un aspetto unico del prodotto (USP, “Unic Selling Proposition”) o servizio da promuovere. Questo aspetto può essere di tipo sostanziale, quindi rendere davvero differente un brand rispetto ai concorrenti, oppure basarsi su un aspetto strategico del momento (ad es. convenienza, servizio particolare, efficacia per un target particolare, ecc ecc..).
Un esempio di campagna affissione la cui efficacia dipende anche dal fatto che il brand è presente in modo originale direttamente nello sguardo dei due soggetti, che potrebbero stare guardando sia l’insegna del negozio, sia una pubblicità esterna dello stesso.
Normalmente le campagne pubblicitarie sono ideate dai cosiddetti “creativi”, ovvero figure professionali competenti in ambito di grafica e design, ideazione e redazione di testi e aspetti strategici del marketing.
Solitamente le professioni collegate alle campagne pubblicitarie sono: copywriter, se la competenza è maggiore sul fronte dell’ideazione di nomi, concetti creativi e conoscenza della lingua e dell’uso delle parole, oppure art director se più esperti sulla componente visiva, ma nel tempo si sono aggiunti ruoli e termini sempre più specifici quali graphic designer, web designer, communication designer, brand designer, ecc..
Come si fa a creare e pianificare una campagna pubblicitaria su affissione, in maniera efficace, in particolare su metropoli come Roma o Milano? Pensiamo a un marchio della grande distribuzione (GDO). Oppure a una catena di ristorazione. O a un singolo imprenditore cittadino interessato a fare Local Marketing. Ognuno di loro potrebbe avere l’obiettivo, ad esempio, di lanciare un nuovo punto vendita in una zona ad alta densità commerciale di città come Roma, Milano, Padova, Firenze o Bologna. Tra quali e quante varietà di cartelli, impianti pubblicitari e postazioni di ogni tipo basare la propria scelta?
In modo un po’ approssimativo, si potrebbe risolvere la faccenda “illudendosi” di acquistare un buon numero di postazioni pubblicitarie outdoor a un prezzo ritenuto più che soddisfacente. Ammettiamo, come detto in precedenza, anche a meno di 100 Euro a impianto, acquistandone un grosso quantitativo. Siamo sicuri che sia un criterio economicamente efficace?
“So che metà dei soldi che spendo in pubblicità è completamente buttata via.
Il problema è che non so quale metà sia.”
Questa celebre frase, tradizionalmente attribuita al manager americano del primo ‘900 John Wanamaker, per molti aspetti si adatta anche a qualunque tipo di pianificazione della pubblicità esterna.
Chiediamoci ad esempio: è meglio un “pacchetto” da 10 postazioni con cartellone outdoor 1×1 m monofacciale, magari posizionato tra altri cartelli di vari formati, a un prezzo che potrà sembrare molto molto conveniente, oppure sceglierne in modo mirato solo qualcuno di 3×2 metri bifacciale, in posizione strategica e perfettamente visibile da entrambi i sensi di marcia, a un costo “apparentemente” diverso? Ecco una situazione molto pratica e reale che dimostra come scegliere bene non sia affatto facile.
Solitamente, nei preventivi e nelle offerte di pianificazioni per la pubblicità esterna, è facile soffermarsi sulle voci di costo complessive, a cominciare dal numero di postazioni e prezzo finale. Molto più opportuno sarebbe invece poter conoscere e soffermarsi su dati quali:
Ma, ancor prima, possiamo cominciare con l’evitare errori grossolani nel pianificare una campagna pubblicitaria outdoor su cartelloni pubblicitari stradali, affissione o altra cartellonistica esterna. E qui è importante prima di tutto che il messaggio pubblicitario in sé sia realmente efficace, ne abbiamo parlato in questo articolo. Questo per non “bruciare” inutilmente migliaia di Euro sulle tante vie e strade delle nostre grandi città.
Vediamo, prima di tutto, qualche aspetto pratico della questione:
Di certo questi aspetti vi saranno noti. In realtà, a fare la differenza, è la capacità di tenerli insieme e non sottovalutarne nessuno, nell’ottica di una buona e davvero oculata pianificazione pubblicitaria esterna.
Normalmente, una volta fissata la sede dell’attività commerciale, si individuano le posizioni pubblicitarie nei punti più strategici e sulle principali direttrici che conducono alla zona d’interesse.
Nel marketing moderno l’analisi dei competitor dovrebbe essere il pane quotidiano in ogni azienda: come e dove comunica la mia concorrenza, cosa comunica e a chi lo comunica.
Altrettanto importante, prima di pianificare un’efficace pubblicità esterna, dovrebbe essere l’analisi del contesto generale. Così come, cioè, delle opzioni commerciali effettivamente a disposizione, in una determinata zona, per il pubblico d’interesse. Questo, per la corretta pianificazione di una campagna pubblicitaria (OOH, Out Of Home o Outdoor Advertising), comporta anche un’attenta valutazione degli aspetti viari, logistici, nonché del tasso di affollamento di impianti pubblicitari già presenti.
A un occhio poco attento, gli impianti pubblicitari OOH (pannelli, tabelloni, cartelloni, affissioni, poster o come ciascuno preferisce chiamarli) potrebbero risultare tutti più o meno simili fra loro, eccetto che per la grandezza. Questo è il fattore che ovviamente salta prima di tutti all’occhio. In realtà non poche e non banali sono le differenze, anche nel prezzo. Di conseguenza variano le potenzialità di un supporto pubblicitario rispetto a un altro, pur se apparentemente posizionati sulla stessa strada e a poche centinaia di metri uno dall’altro…
Soprattutto sulle strade delle grandi città possiamo avere impianti di proprietà o in concessione di soggetti locali, regionali o di network nazionali, quindi di diversa matrice. Ad esempio gli spazi pubblicitari su pali luce Newpole® e Ledpole® sono una tipologia di impianti molto indicata per pianificazioni capillari a livello locale. Oppure possiamo avere impianti esclusivamente di affissione cartacea temporanea 4×3 o 6×3, che funzionano per quattordicine e impianti di pubblicità permanente. Per questi ultimi la stampa è su PVC o telo, di conseguenza la qualità e uniformità dell’immagine è più elevata rispetto alla stampa su carta. Inoltre la loro durata nel tempo è più ampia.
Ma le differenze non si fermano qui. Oggi infatti gli impianti pubblicitari si rivelano ben diversi fra loro. Ciò in base alle effettive caratteristiche tecnologiche e alle condizioni “di salute” dei materiali di cui sono costruiti. Un altro aspetto non meno importante è la disposizione rispetto alla strada e il design degli stessi, fattori che possono renderli decisamente più visibili ed efficaci. Oppure: sono monofacciali o bifacciali? Questo fattore non viene quasi mai considerato quanto meriterebbe, ma di fatto raddoppia l’efficacia e quindi la convenienza economica di una postazione pubblicitaria OOH da acquistare o noleggiare. Fin dai primi anni 2000, ad esempio, gli impianti Wayap, in particolare Underline e Vertical Board, sono tutti bifacciali e hanno una riconoscibilità unica su strada.
Ciò su cui tuttavia oggi invitiamo a riflettere, al di là del fattore estetico già di per sé non secondario, è cosa si può fare sugli impianti Wayap che non si può fare su tutti gli altri. È questo che davvero dovrebbe chiedersi un’azienda prima di destinare importanti risorse su un tipo di impianto o su un altro.
Cosa succede a un’azienda che acquista una postazione pubblicitaria permanente OOH per uno o tre anni che all’improvviso deve cambiare la propria comunicazione?
A differenza di tutti gli altri cartelloni di pubblicità permanente, la tecnologia degli impianti della concessionaria di pubblicità Wayap offre alle aziende un’ulteriore opportunità tecnica e strategica. La possibilità di utilizzarli nell’esclusiva modalità Permoranea®, che consente di:
Torniamo ora alla scelta che un’azienda deve compiere quando affida la pianificazione della propria campagna su esterna a un unico referente. Questi dovrebbe essere comunque in grado di selezionare e includere nell’offerta impianti pubblicitari di soggetti diversi. Quindi sottoporre un preventivo in grado di garantire la maggiore qualità ed efficacia possibile a quest’azione pubblicitaria.
Un primo, indispensabile accorgimento, è quello di selezionare solo operatori in grado di garantire l’esistenza di autorizzazioni per i propri impianti e l’assolvimento del relativo onere contributivo. Ovviamente ci sono anche parametri più elevati su cui basarsi nella scelta, come ad esempio l’eventuale Assessment ESG di un’azienda. Questo anche per evitare spiacevoli inconvenienti, a partire dal rischio di vedere bloccata o oscurata la propria pubblicità, con il conseguente danno d’immagine.
Un altro aspetto non meno importante in fatto di outdoor advertising è quando la pianificazione della pubblicità esterna necessita di specifici impianti di affissione (quindi solitamente venduti per quattordicine) i cui costi finiscono per essere più onerosi. Si può invece optare per strategie di acquisto e utilizzo diverse dalla prenotazione “a scatola chiusa” per l’intera durata della campagna, perché questa opzione comporta quasi sempre costi più elevati. Non esitate a contattarci per saperne di più a riguardo.
La stessa attenzione andrebbe prestata, soprattutto nei punti ritenuti più strategici e irrinunciabili, prima di acquistare qualunque tipo di tabellone o impianto soltanto secondo la logica del “purché mi copra quella zona”. L’occhio attento e competente dovrebbe infatti saper riconoscere eventuali criticità dovute alla presenza di un elevato numero di cartelloni pubblicitari nello stesso punto. Spesso molti di questi possono rivelarsi anche mal posizionati e in generale causare un sovraffollamento di messaggi pubblicitari. Tutti fattori che provocano la perdita di efficacia nel veicolare la propria pubblicità in quel dato punto e quindi l’uso poco attento del budget a disposizione.
Si tratta di “semplici attenzioni” per evitare investimenti di grossa portata in punti, in teoria strategici, ma nei quali il rischio di non essere recepiti al meglio dall’utente può risultare rilevante.
A volte, soprattutto nei casi di nuove aperture, può esserci scarsa o alcuna disponibilità di spazi e impianti pubblicitari outdoor nella zona d’interesse. Proprio in questo caso, un punto ancor più qualificante del servizio Wayap è nella possibilità di provvedere – anche seguendo tutto l’iter autorizzativo con le amministrazioni locali – all’installazione di nuovi impianti pubblicitari ad hoc, ove consentiti, nonché di opportuna segnaletica di avvicinamento al punto vendita.
Allo stesso modo, la competenza nella pianificazione pubblicitaria di una campagna esterna OOH può anche servire a individuare altri nodi della viabilità. Ad esempio in punti in grado di indirizzare determinate utenze che, rispetto al loro territorio, non fossero già servite da altri concorrenti, quindi risultassero sprovviste di alternative significative rispetto a quel determinato tipo di attività commerciale.
Questi sono solo alcuni esempi di come la consulenza pubblicitaria su misura possa contribuire a ottimizzare un investimento outdoor. Quello che noi consigliamo e facciamo insieme ai nostri clienti è scegliere personalmente “via per via e impianto per impianto” i punti su cui rafforzare la comunicazione, sempre con il doppio intento di chiedersi “a chi comunico e come comunico”.
Potrebbe sembrare un lavoro banale… ma, credeteci, non lo è affatto. E questo perché non lo si impara mai completamente. Per il semplice fatto che le strade sono ambienti “vivi”, soggetti a continue trasformazioni, in base a fattori diversi. Viabilità, affollamento di impianti pubblicitari, eventuale presenza di parcheggi, alberi ed effettivo posizionamento di ogni singolo impianto outdoor rispetto all’asse stradale, nonché al tipo di velocità del traffico in ciascuna zona.
Per conoscere altri aspetti specifici della pubblicità esterna, ti consigliamo anche questi articoli:
Wayap può essere il tuo partner ideale per la pubblicità in Umbria con il suo circuito esclusivo di selezionati cartelli pubblicitari, nonché pubblicità digitale a Perugia, Foligno, Assisi e Spoleto.
Frecce segnaletiche e cartelli pubblicitari possono avere funzione di indicazione – anche rispetto alla distanza – e direzione verso il punto vendita. In alcuni casi precedono l’insegna vera e propria. In altri si integrano nei sistemi di segnaletica stradale urbana per dare indicazioni a livello anche turistico, di pubblica utilità, ristorazione o altre attività commerciali d’interesse.
Per il pubblico sono molto importanti, sia perché lo guidano e accompagnano idealmente a destinazione, sia perché offrono già una prima idea dell’immagine e dell’affidabilità aziendale. Basti pensare ad esempio alle sensazioni poco rassicuranti di quando invece siamo alla ricerca di un posto, ma di cui lungo il tragitto è assente qualunque indicazione di direzione o conferma.
Per questo le frecce stradali indicatrici o direzionali rappresentano a tutti gli effetti una prima importante forma di pubblicità istituzionale, in piena conformità con le norme stabilite dal Codice Della Strada.
Operando nel settore della pubblicità esterna dal 1964, sappiamo bene l’importanza di costruire fino nei minimi dettagli uno specifico piano di avvicinamento al punto vendita, integrando al meglio frecce segnaletiche e cartelli pubblicitari.
A partire dalla tua sede o punto vendita, disegniamo un vero e proprio percorso visivo, entro un raggio massimo di 5 km, utilizzando volta per volta le postazioni più strategiche nei maggiori punti di transito, evitando naturalmente ridondanze o inutili sovrapposizioni, così da ottimizzare anche i costi.
Soprattutto nei piccoli centri, cartelli e frecce segnaletiche hanno un valore prezioso, allorché consentono di seguire subito il percorso più agevole e immediato per giungere a destinazione senza noiosi contrattempi.
Dall’estate 2024 in via XX Settembre a Perugia Wayap ha installato anche un display digitale dall’elevata visibilità, che si aggiunge al circuito cittadino e a quello di cartelli in direzione Lago Trasimeno.
Dal 2020 Wayap ha inoltre lanciato in esclusiva la pubblicità Permoranea® sui propri cartelli pubblicitari bifacciali su strada a Perugia, Foligno, Assisi e Spoleto. Si tratta di una formula rivoluzionaria che consente molta più libertà nei cambi di messaggio, permettendo alle aziende di adattare maggiormente la propria comunicazione alle strategie promozionali del momento.
Con Permoranea® infatti puoi:
L’offerta di postazioni pubblicitarie Wayap in Umbria comprende anche il circuito di affissioni urbane nella città di Terni.
I servizi di pianificazione della pubblicità esterna di Wayap in tutta Italia permettono pertanto anche in Umbria di avere la massima qualità a livello locale con lo stesso standard nazionale. Questo anche nel caso di installazione di nuove postazioni pubblicitarie. Wayap segue l’intero iter burocratico e autorizzativo, nonché l’eventuale consulenza sull’ideazione grafico/creativa dei messaggi.
Già in altre pagine di questo sito, ad esempio nel caso di promozioni estive o di fine anno, oltre che per indicare un prezzo minimo giornaliero orientativo per la pubblicità cartellonistica o su affissione, abbiamo provato a definire dei possibili costi “chiavi in mano” per avere un poster pubblicitario o una pubblicità di altro formato su strada.
In realtà, specie se pensiamo alle richieste che ogni giorno ci arrivano da aziende, negozi, servizi online e altre attività localizzate in diversi punti d’Italia, non è per niente facile rispondere all’istante a questa domanda, senza prima scendere nei dettagli di ogni specifico contesto, sia geografico che di ambito commerciale.
Proviamo, quindi, nei limiti del possibile, a tracciare delle “linee guida” generali così da far comprendere in modo più pratico come funzionano i costi dell’affissione.
Prima di tutto, come dovrebbe essere semplice intuire, i costi della pubblicità esterna variano in funzione di questi principali parametri:
Chiaramente, anche i suddetti aspetti dovrebbero essere coerenti e funzionali all’obiettivo stesso della comunicazione pubblicitaria.
A tal riguardo, la prima distinzione fondamentale è proprio sul tipo di comunicazione che si intende veicolare mediante pubblicità esterna:
La pubblicità Out Of Home (OOH) permanente in genere viene utilizzata per associare un brand a un territorio o per rafforzarne la presenza nell’immaginario del cliente. È un po’ come se fosse un murales che nel tempo, con la sua presenza, finisce per identificare una certa area urbana. In realtà, come forma di pubblicità permanente, negli ultimi anni sono sempre più numerosi i casi di veri e propri murales commissionati da parte di aziende ad artisti locali o internazionali, allo scopo di associare l’immagine aziendale a particolari interventi visivi su uno specifico territorio.
Si tratta in ogni caso di forme di pubblicità essenziale, in cui solitamente appare semplicemente il logo e un’immagine evocativa, legata magari alla mission del brand e, se necessaria, l’indicazione di dove trovarlo.
Il costo di questo tipo di pubblicità viene calcolato su base annuale e può partire dai 150 euro delle frecce segnaletiche, passando agli 800 euro degli impianti sui pali della luce, fino ai 1.500/5.000 euro per i cartelli pubblicitari entro i 6 mq, arrivando ai 50.000 euro annui nel caso delle pareti di palazzi (pareti cieche condominiali).
In questa tabella riassumiamo alcuni esempi di costi della pubblicità permanente, con contratto della durata di un anno.
Pubblicità permanente: tipo di impianto | Prezzo annuo |
---|---|
Frecce segnaletiche 125×25 | 150€ (0,41€ al giorno) |
Plance o gonfaloni su pali luce 70×100 | 800€ (2,19 € al giorno) |
Cartelli pubblicitari da 2 a 6 mq (es. 2×1 o 3×2 m) | Da 1.500 a 5.000€ (da 4,10 a 56,30€ al giorno) |
Pubblicità su parete | Fino a 50.000€ (137€ al giorno) |
Le differenze di prezzo per i singoli mezzi sono legate soprattutto al posizionamento, sia in termini geografici (grandezza del Comune, importanza della strada) che in termini di visibilità dell’impianto, cioè di quanto il poster o l’affissione sia di fatto visibile da chi percorre quella determinata strada.
C’è, ad esempio, una grande differenza in termini di visibilità tra gli impianti perpendicolari e quelli paralleli alla strada. Una differenza di carattere qualitativo e non di poco conto: a parità di OTS* in uno stesso punto della città, infatti, un cartello posizionato parallelamente alla strada può essere visto da molte meno persone rispetto a uno posizionato in modo perfettamente perpendicolare.
*OTS è l’acronimo di “Opportunity To See” ed è un indicatore della pubblicità su strada, equivalente all’incirca al “contatto” nel web, riferendosi al numero di passaggi di individui e veicoli sul tratto preso in esame.
Nel caso di questo tipo di pubblicità è quindi fondamentale scegliere singolarmente le posizioni, in funzione dell’area d’interesse rispetto all’attività. Anche in ciò consiste il nostro servizio di consulenza personalizzata, particolarmente richiesto e gradito dai brand che hanno un punto vendita su uno specifico territorio.
La pubblicità Outdoor temporanea, invece, ha la funzione di massimizzare il numero di OTS nei 14 giorni di esposizione del messaggio. Per questa ragione, tende a essere molto meno selettiva in termini di scelta degli impianti, perché – rispetto alla pubblicità permanente – punta a raggiungere più persone in un lasso di tempo molto limitato. Il costo varia dai 90 € per plance e gonfaloni su pali della pubblica illuminazione, fino ai 4.000 delle pareti più belle.
Per effettuare una campagna efficace, come detto, bisognerà utilizzare un numero di impianti molto più elevato, visto il periodo più contenuto. Anche in questo caso sarà importante individuare le esigenze del cliente in funzione del territorio e della comunicazione:
Un’idea che sempre più aziende e realtà commerciali hanno preso in considerazione, alla quale Wayap ha saputo dare una risposta esclusiva è:
perché, a questo punto, non scegliere delle postazioni per poster o affissioni da mantenere contrattualmente tutto l’anno, quindi perfettamente ottimizzate rispetto al punto vendita, e poi sulle stesse poter cambiare la comunicazione ogni volta che si vuole?
A questa esigenza risponde a pieno la nostra esclusiva formula Permoranea® concepita proprio per andare oltre i tradizionali concetti di pubblicità permanente e pubblicità temporanea, in quanto – con uno stesso impianto pubblicitario – permette di:
C’è una differenza molto importante che è tuttavia difficile da mettere a fuoco e apprezzare a sufficienza, quando si pensa al costo della pubblicità esterna e questa riguarda:
il tempo di esposizione del messaggio, che nella pubblicità Outdoor analogica è costante (24 ore al giorno per 14 giorni, uno o più mesi, un anno), mentre in quella digitale arriva a ben 900 passaggi al giorno (da 10 secondi l’uno).
Su questi mezzi di comunicazione di massa il costo è relativo alla durata dello spot (es. 15, 20 o 30 secondi), al numero di passaggi giornalieri e ai giorni di durata della campagna. Una differenza evidente è nel tipo e nel momento di fruizione del messaggio: si va cioè dalla possibilità di vedere o sentire uno spot sintonizzandosi sul canale in quel preciso orario del passaggio pubblicitario, a quella di circolare in una città e “incontrare” quel messaggio su affissione tutte le volte che si ripassa dallo stesso punto, fino a quando dura la campagna pubblicitaria.
In questo caso il costo dello spazio è legato alle dimensioni dell’inserzione pubblicitaria (es. pagina intera, mezza o altro modulo) nonché al tipo di testata (quotidiana, settimanale, mensile, bimestrale…), quindi la fruizione dello stesso è potenzialmente costante, almeno finché lo stampato resti nell’uso del destinatario.
Sul web, quindi se intendiamo inserzioni a pagamento su YouTube, Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, oppure spazi pubblicitari (banner) su siti specifici, o anche pubblicità AdSense e altre varie tipologie di spazi e costi, il carattere digitale del mezzo riesce a produrre riscontri molto dettagliati sul numero di visualizzazioni, contatti e clic.
Allo stesso tempo risulta decisamente più complesso avere un riscontro qualitativo (in termini cioè di effettiva fruizione del messaggio e di verificabilità “umana” di quel contatto) su tali numeri, per cui – ad esempio – si possono pagare 10€ per qualche migliaio di visualizzazioni su un social, ma è oltremodo arduo poter fare un confronto qualitativo tra 1.000 visualizzazioni di una pubblicità 3×2 m su strada e altrettante di un’inserzione su un social.
Ha invece qualche elemento in comune con la pubblicità stampa su riviste altamente specializzate, la pubblicità su motori di ricerca (es. Google) collegata a specifiche frasi chiave o anche sulla Rete Display di Google (GDN). In questo caso, rispetto a ogni altra forma di pubblicità che in genere interviene in maniera “estemporanea” rispetto agli intenti di una persona, parliamo di un tipo di pubblicità alquanto evoluta (smart) che appare proprio nel momento in cui sul web si effettua una ricerca attinente a quella del business dell’azienda inserzionista.
I costi della pubblicità digitale possono essere di vario tipo e collegati a livelli diversi di “performance” della stessa, per cui possiamo avere:
Come azienda specializzata e attiva da 60 anni sul fronte della pubblicità esterna, ma al tempo stesso come realtà aziendale con un Assessment ESG che a sua volta utilizza gli altri media per promuoversi, crediamo nell’importanza di gestire il budget pubblicitario attraverso un calibrato media mix in grado di raggiungere in maniera integrata il proprio target.
Questo vuol dire che, se ad esempio il sito web è centrale nella propria attività, la pubblicità sponsorizzata sui motori di ricerca sarà quasi inevitabile. Allo stesso modo, per un prodotto di largo consumo e ugualmente acquistabile in ogni parte d’Italia, una buona campagna televisiva potrebbe risultare efficace. E così via nel caso di prodotti, servizi e soluzioni che potrebbero beneficiare di una pubblicità su un particolare social, con la possibilità di investimenti georeferenziati oppure nazionali.
Per quanto riguarda la pubblicità Outdoor, due sono gli aspetti più importanti che sentiamo di ricordare ogni volta ai nostri clienti: